Nel ventre della Nereide di Agnoletti e Serafini
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lia
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 4072
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Inviato: Mer 05 Set 2012 21:37 Oggetto: Nel ventre della Nereide di Agnoletti e Serafini |
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Questo racconto che, come gli altri due pubblicati sul numero 31 della WMI, ha partecipato alla selezione del premio Stella Doppia, mi ha immerso in un'atmosfera tipica della fantascienza più classica. I personaggi, molto ben delineati, si muovono in una scenografia spaziale molto suggestiva, ma senza perdere la loro dimensione umana. Lo Sflandor, poi, è una creatura davvero affascinante. Forse nella parte finale il racconto ha sofferto di un po’ di accelerazione, ma nel complesso, vale senz’altro la pena di leggerlo.
Buona lettura!  _________________ Lia Tomasich |
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Roberto Paris
Registrato: 03-11-2004 20:41 Messaggi: 406 Località: Rotterdam
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Inviato: Ven 07 Set 2012 13:01 Oggetto: Complimenti |
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Bel racconto e scenario agghiacciante!
Complimenti agli autori. _________________ ...il mio destino è vivere, balenando in burrasca. |
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jpaulverlain
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 12554 Località: Palazzolo ACREIDE-RAGUSA
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Inviato: Ven 07 Set 2012 18:09 Oggetto: |
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Mi trovo in perfetto accordo con Lia: una bella e corposa Fantascienza classica, tra Alien e 2001. Bell'atmosfera e ottima idea quella del cannibalismo e della procreazione forzata. Un'ondata di gelo mi è corsa per la schiena. _________________ Salvo Andrea Figura
"Asparago siculo" Giallo24-Mondadori. gen. 2013.
"La neve di Piazza del Campo" Mondadori 3077 2013..
"La Terra, il Cielo e il Costato" History Crime 2014
"La pulce e il cappio" Hist-crime 2015 |
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Fernando Nappo
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 2690
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Inviato: Mar 25 Set 2012 10:42 Oggetto: |
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Concordo sia con Lia che con Salvo. Il racconto è coinvolgente, e raggelante. Ottima atmosfera horror, bei personaggi e buone idee, insomma, bella fantascienza.
Molto duro il finale che però, correggetemi se sbaglio, pare aperto a un eventuale seguito. |
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jpaulverlain
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 12554 Località: Palazzolo ACREIDE-RAGUSA
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Inviato: Mar 25 Set 2012 12:10 Oggetto: |
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Fernando Nappo ha scritto: | Concordo sia con Lia che con Salvo. Il racconto è coinvolgente, e raggelante. Ottima atmosfera horror, bei personaggi e buone idee, insomma, bella fantascienza.
Molto duro il finale che però, correggetemi se sbaglio, pare aperto a un eventuale seguito. |
@Sì Fernando. Sono felice che siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Il finale è aperto anche a soluzioni positive, o orrendamente negative. _________________ Salvo Andrea Figura
"Asparago siculo" Giallo24-Mondadori. gen. 2013.
"La neve di Piazza del Campo" Mondadori 3077 2013..
"La Terra, il Cielo e il Costato" History Crime 2014
"La pulce e il cappio" Hist-crime 2015 |
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Diego Di Dio
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 1078 Località: Procida
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Inviato: Dom 07 Ott 2012 16:18 Oggetto: |
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L'ho appena letto. Molto bello, scritto bene, avvincente e d'atmosfera. Da sottolineare la voluta originalità delle similitudini. Il finale, e la trama su cui è costruito, sono davvero angoscianti. Bravi a entrambi gli autori, ma una pacca sulla spalla va a Gelostellato (Raff Serafini), che è uno dei miei editor di fiducia. E, vi posso assicurare, è un cannibale anche quando lavora sui racconti altrui  _________________ Il mio blog personale: www.dieguitodidio.blogspot.it |
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Diego Matteucci
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 1993 Località: Codigoro (FE)
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Inviato: Lun 08 Ott 2012 07:26 Oggetto: |
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Di primo impatto il racconto è davvero molto bello e avvincente... poi però mi ha fatto riflettere un po':
ATTENZIONE SPOILER!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma è davvero possibile sopravvivere dopo tutto quel tempo, di generazione in generazione praticando il cannibalismo con i propri discendenti? Con quella scarsità di cibo, potrebbero realmente delle gestanti portare avanti le gravidanze? E i figli del capitano con chi si sono riprodotti? Mi chiedo, era davvero necessario all'economia del racconto spostare il ritrovamento della Nereide a duecento anni? Serviva per creare una strana evoluzione dell'uomo? E in questo caso non sono forse allo stesso tempo troppo pochi duecento anni? E lo Sflandor sceglie proprio la fine del racconto per evolvere a sua volta? Forse serviva spiegarne la natura un po' prima, per evitare che sembri un incastro "ad hoc", un qualcosa caduto dal cielo nel posto giusto al momento giusto.
Scusatemi, ma queste sono le domande che il racconto mi ha lasciato alla fine.
Ciao
Diego Matteucci |
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Euridice
Registrato: 02-02-2007 11:56 Messaggi: 2082 Località: Scafati (Salerno)
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Inviato: Lun 08 Ott 2012 07:57 Oggetto: |
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Io semplicemente adoro la scrittura a effetto di R. Serafini! _________________ E sognai talmente forte che mi usci' il sangue dal naso (Fiume Sand Creek di Faber)
Marcella Testa |
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Recenso
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 4737 Località: Provincia di Napoli
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Inviato: Sab 20 Ott 2012 22:29 Oggetto: |
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Un po' Alien, un po' Pandorum, questo racconto.
Bello stile, sviluppo intrigante e ho notato anche un intelligente uso del NO (così mi pareva, inteso). Il finale non mi è sembrato accelerato.
Orrorifico e descritto benissimo, anche se per me l'horror era ancora moderato, in quanto avevo letto anni fa un romanzo sf horror dove la poveretta finiva in una situazione simile, ma molto, molto, molto più orribile, peggiore di Alien, che ha alzato la mia soglia.
Ma vedo che c'è ancora spazio di manovra per un sequel, quindi complimenti a entrambi, si vede che c'è la mano di una persona esperta.
SPOILER
Ritengo credibile che in 200 anni in quella situazione i discendenti possano avere subito una tale degenerazione. Sono discendenti per giunta di galeottoni tostissimi e probabilmente privi di senso morale ed etico, li lasci senza cibo e alla deriva nello spazio... li capisco.
Il mio dubbio sullo Sflandor è invece simile a quello di Diego, in quanto l'unico dettaglio che ho letto nella parte seguente, che era intelligente, non mi è bastato per non vederlo come un deus ex machina. Com'è possibile che un animaletto come quello, col quale si è stabilita una famigliarità notevole, non sveli prima le sue particolarità di Trill (Star Trek)?
Le altre mie perplessità sono le seguenti:
- con 2000 galeotti e solo 200 persone di equipaggio, al posto del capitano non avrei mai portato la famiglia con me, proprio per la legge di Murphy. , Anzi, fossi stato il governo ne avrei cercato uno proprio single e senza parenti. Anche con la questione delle ingenti quantità di cibo e acqua, che casualmente si trovavano proprio nell'area dove si rifugia la famiglia del capitano, si è un po' svelato troppo che era un escamotage per far trovare le informazioni nel diario, altrimenti, morto il capitano, nessuno lo avrebbe aggiornato.
- dicono che Asleen alla fine è l'unico ventre fertile sull'astronave. Quindi le altre cannibali erano da tempo diventate sterili?
- vabbè che non è umana, ma nel finale, più che piangente, me l'aspettavo anche urlante  _________________ Lo scrittore crea; lo scribacchino copia; il fallito copia e dice di aver creato (Io)
EROE IN PROVA
Il labirinto delle realtà, Robot 69
"Non sono esperta di nulla ma so ciò che serve di molto" (Io) |
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soniat
Registrato: 19-09-2012 09:52 Messaggi: 1014
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Inviato: Mar 06 Nov 2012 22:57 Oggetto: |
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Il racconto mi è piaciuto molto, è ben descritto e sembra davvero di esserci su quella astronave... però in effetti che il capitano si porti la famiglia!!!
Cmq il racconto si fa leggere davvero bene e il finale è strepitoso.
Complimenti.  |
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