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Kenji
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 347 Località: Varese
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Inviato: Lun 08 Feb 2016 22:13 Oggetto: |
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M.T. ha scritto: | Usare appendici, glossari, può essere utile se si costruisce un mondo complesso, con molti personaggi ed eventi, basta vedere, per esempio, La Ruota del Tempo di Robert Jordan. |
Interessante... _________________ Il serpente che si morde la coda, collana Imperium, Delos Digital
Il grande attacco, collana History Crime, Delos Digital
Dare vita, dare morte, collana Imperium, Delos Digital |
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M.T.
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 463
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Inviato: Mar 09 Feb 2016 00:47 Oggetto: |
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Sì, è interessante e utile, ma deve servire al lettore se non si ricorda qualcosa riguardo certe tecniche, personaggi o altri elementi legati alla storia: la cosa migliore è mettere, come detto da Antonino Fazio, le informazioni necessarie in forma narrativa. Tuttavia il lettore può non ricordarsi qualcosa e allora, invece di andare a ricercare il brano dove si parla di una certa cosa (e magari non si ricorda la pagina), avere un glossario o un'appendice dove vengo riassunti elementi essenziali, eventi importanti, personaggi primari e secondati, può essere utile per rinfrescare la memoria.
Ho parlato di Jordan, ma anche Sanderson in Mistborn e Le Cronache della Folgoluce fa uso di una sezione alla fine dei romanzi per spiegare nomi e termini; Steven Erikson, dato il gran numero di personaggi della saga Malazan, ha un elenco di essi dove sinteticamente descrive quale ruolo hanno. _________________ Le Strade dei Mondi |
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Kenji
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 347 Località: Varese
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Inviato: Mar 09 Feb 2016 13:26 Oggetto: |
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A quanto pare l'uso di appendici e glossari è presente nelle saghe fantasy più corpose. Pure il mio romanzo è un fantasy, con la differenza che ci sono venti popoli che si fanno la guerra ma la lunghezza del testo è più ridotta. _________________ Il serpente che si morde la coda, collana Imperium, Delos Digital
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Kenji
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 347 Località: Varese
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Inviato: Sab 27 Feb 2016 22:11 Oggetto: |
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Riprendo l'annoso discorso sull'infodump. Sto leggendo Bersaglio ISIS, di François Torrent. Certe scelte non le ho capite. Quando parla dell'attentato a Charlie Hebdo, cosa successa poco più di un anno fa, sapevo tutto perché cosa recente... ma Torrent ha reso la cosa più interessante usando i nomi in codice dei terroristi. Invece, quando dice che nel mondo musulmano c'è la differenza fra sciiti e sunniti... be', questa la so sin da quando Bush invase l'Iraq. Infodump? Quest'ultimo caso mi sembra accettabile, non indigesto.
Comunque, infine, ho visto su FB in anteprima la copertina del prossimo numero di WMI: parla dell'infodump, come evitarlo. Questo numero non mi scappa. _________________ Il serpente che si morde la coda, collana Imperium, Delos Digital
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HafuKissu
Registrato: 09-07-2016 21:02 Messaggi: 61
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Inviato: Mar 07 Feb 2017 09:55 Oggetto: |
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Chiedo venia per fare necroposting (anche se la nobile arte della Negromanzia è così incompresa...) ma volevo aggiungere una piccola riflessione sorta in questi giorni leggendo il vostro primo e-book a proposito dello "Show don't Tell", argomento legato a doppio filo proprio con l'infodump.
E' un paragone che deriva dal mio ambito di insegnamento linguistico...non è perfetto ma forse potrebbe rendere un pò l'idea della differenza tra "narrare" e fare appunto "infodump" sciorinando dettagli da imporre al lettore.
In pratica...nell'insegnamento linguistico per gran parte del tempo, fino circa agli anni '70,'80 imperavano le grammatiche di tipo "induttivo" che come il nome suggerisce "imponevano" dall'alto le regole grammaticali.
Ovvero la classica pagina con il prospetto delle declinazioni verbali e poi sequela di esercizi per vedere se l'alunno aveva capito bene l'argomento.
Il limite di questo approccio (ancora peraltro vastamente utilizzato in ambito scolastico) è che magari lo studente impara a menadito le regole grammaticali ma poi fatica non poco a cavarsela in situazioni dove deve comunicare con la lingua "reale"
Successivamente sono nate le grammatiche di tipologia "deduttiva", ovvero dove invece di presentarti le regole grammaticali in maniera "diretta" te le spezzettano all'interno di una unità didattica che punta ad aumentare la tua capacità comunicativa e utilizza la grammatica come strumento per svilupparla piuttosto che come fine ultimo. Magari solo alla fine c'è il prospetto grammaticale e lo studente scopre così di aver acquisito la grammatica senza accorgersene durante tutta l'unità.
E' insomma lo studente che "deduce" le regole dall'utilizzo pratico della lingua.
Credo che con il discorso "Show don't Tell" e evitare l'infodump vi sia una situazione non dissimile.
In pratica quando si fa "tell" si utilizza un approccio "induttivo"..ovvero "forzi" sul lettore il punto di vista del narratore, la sua conoscenza dell'argomento o la maniera in cui tu "vuoi" che una certa cosa venga vista od immaginata. E quando piazzi una sorta di "prospetto informativo" sulla pagina nel tentativo di spiegare un argomento allora rischi di fare infodump.
Lo Show lo vedo per l'appunto più "deduttivo"...non fai un "prospetto" che piazzi sulla pagina ma lo semini abilmente riga per riga, capitolo per capitolo in maniera che il lettore assimili gli stessi contenuti ma alla sua maniera, "deducendolo" da ciò che immagina piuttosto che perchè qualcuno glielo ha "insegnato"
Questo almeno è quello che ho provato appunto a "dedurre" facendo un paragone. Potrei sbagliarmi...ma è solo di recente che sto iniziando a riflettere su certi elementi che prima non riuscivo a vedere. _________________ "Il giovane virgulto appena sbocciato e lo stelo che inizia ad avvizzire sono erbe dello stesso campo. Giunto l'Autunno.. nessuno dei due verrà risparmiato" |
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Antonino Fazio
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 7566
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Inviato: Mar 07 Feb 2017 16:07 Oggetto: |
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Sì, la tua analogia è pertinente. L'infodump fornisce informazioni dirette, che sarebbe meglio disseminare nel racconto in modo indiretto o senza parere (ad esempio per mezzo dei dialoghi, che però non devono apparire forzati e innaturali) o in modo implicito, in maniera che il lettore ci arrivi per deduzione, appunto. |
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HafuKissu
Registrato: 09-07-2016 21:02 Messaggi: 61
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Inviato: Mar 07 Feb 2017 20:51 Oggetto: |
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Grazie per la risposta.
Mi sto parecchio interessando al concetto dello "Show don't Tell" e al rischio dell'infodumping, visto che mi rendo conto di esserne pienamente vittima.
Avreste qualche esempio di autore particolarmente abile nel "Mostra non Dire"?
Già conosco ampiamente Franco Forte di cui mi sono procurato la bibliografia, in Delos vi sono altri esempi virtuosi da seguire?
E al di fuori della scuola quali autori "importanti" suggerireste di leggere? _________________ "Il giovane virgulto appena sbocciato e lo stelo che inizia ad avvizzire sono erbe dello stesso campo. Giunto l'Autunno.. nessuno dei due verrà risparmiato" |
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Danthon
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 10
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Inviato: Ven 28 Lug 2017 18:28 Oggetto: |
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Ciao a tutti,
questa dovrebbe essere una spiegazione abbastanza dettagliata.
pennablu.it/infodump/
Saluti a tutti.
__________________
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