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SE URANIA PUBBLICASSE REGOLARMENTE RACCONTI DI ITALIANI


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SE URANIA PUBBLICASSE REGOLARMENTE RACCONTI DI ITALIANI
Per me non farebbe nessuna differenza
5%
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Ottima idea renderebbe Urania piu' appetibile
95%
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Preferirei leggere racconti di autori stranieri
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Voti Totali : 40

Autore Messaggio
Subhaga Gaetano Failla



Registrato: 27-07-2009 17:21
Messaggi: 806

MessaggioInviato: Dom 29 Nov 2015 23:10    Oggetto: Cita

Anch'io sono completamente d'accordo. Un'idea che ricorda quella di due vecchi e nobilissimi estimatori della fantascienza, direttori di Urania per molti anni, i quali inoltre hanno contribuito, fin dagli anni Cinquanta, a far uscire la fantascienza dal ghetto della letteratura di seconda classe: Fruttero e Lucentini. Nel 1962, nella rivista Urania, per la prima volta apparve la rubrica "Il marziano in cattedra". Dietro tale maschera si nascondevano i due magnifici F&L.
In un saggio del 2012, ripubblicato in "Nuovi argomenti" nel dicembre 2014, Tommaso Pincio (autore, tra gli altri notevoli libri, d'una deliziosa e bizzarra ucronia: "Lo spazio sfinito") così scrive:
Ecco dunque il contesto in cui "Il marziano in cattedra" entrò in gioco. Nel suo piccolo, la rubrica avrebbe dovuto rappresentare un’isola al riparo dal clima culturale imperante, poco adatto allo sviluppo di un’autentica narrativa di genere nel nostro paese. A «Urania», spiegò il prof. Marziano, spettava «il compito di individuare, incoraggiare, far fruttare» i talenti nostrani. In altre parole, creare l’humus nel quale potessero germogliare scrittori italiani di un nuovo tipo.
[i]Il nobile intento implicava una sorta di ritorno alle origini di «Urania», inizialmente articolata in due collane gemelle. Da un lato «I romanzi di Urania», che usciva con cadenza quindicinale traendo linfa dall’inesauribile fonte dei tascabili americani. Dall’altro, la rivista mensile «Urania» dove racconti brevi si alternavano ad articoli e una rubrica di corrispondenza.[
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Recenso



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Messaggi: 4737
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MessaggioInviato: Sab 26 Dic 2015 05:08    Oggetto: Cita

Alain Voudi' ha scritto:
Cioè, ma sono domande da farsi? Specialmente in questa sede? Dai, suvvia...

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Salvatore Stefanelli



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MessaggioInviato: Sab 26 Dic 2015 18:31    Oggetto: Cita

Subhaga Gaetano Failla ha scritto:
Anch'io sono completamente d'accordo. Un'idea che ricorda quella di due vecchi e nobilissimi estimatori della fantascienza, direttori di Urania per molti anni, i quali inoltre hanno contribuito, fin dagli anni Cinquanta, a far uscire la fantascienza dal ghetto della letteratura di seconda classe: Fruttero e Lucentini. Nel 1962, nella rivista Urania, per la prima volta apparve la rubrica "Il marziano in cattedra". Dietro tale maschera si nascondevano i due magnifici F&L.
In un saggio del 2012, ripubblicato in "Nuovi argomenti" nel dicembre 2014, Tommaso Pincio (autore, tra gli altri notevoli libri, d'una deliziosa e bizzarra ucronia: "Lo spazio sfinito") così scrive:
Ecco dunque il contesto in cui "Il marziano in cattedra" entrò in gioco. Nel suo piccolo, la rubrica avrebbe dovuto rappresentare un’isola al riparo dal clima culturale imperante, poco adatto allo sviluppo di un’autentica narrativa di genere nel nostro paese. A «Urania», spiegò il prof. Marziano, spettava «il compito di individuare, incoraggiare, far fruttare» i talenti nostrani. In altre parole, creare l’humus nel quale potessero germogliare scrittori italiani di un nuovo tipo.
[i]Il nobile intento implicava una sorta di ritorno alle origini di «Urania», inizialmente articolata in due collane gemelle. Da un lato «I romanzi di Urania», che usciva con cadenza quindicinale traendo linfa dall’inesauribile fonte dei tascabili americani. Dall’altro, la rivista mensile «Urania» dove racconti brevi si alternavano ad articoli e una rubrica di corrispondenza.[

Non so se sia ancora riproponibile una idea del genere, ma sarebbe bello vederla realizzarsi ogni mese.
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Tace la notte, piena di parole, al vento gelido del nord. Le stelle vibrano nel buio e l'anima non sembra più così sola. Ti parlo, Vuoto, perché tu possa riempirti d'amore.

Vorrei camminare per il mondo, nudo, e sentirmi vestito di Creato.
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MessaggioInviato: Dom 03 Gen 2016 18:28    Oggetto: Cita

Sarebbe addirittura auspicabile che Urania pubblicasse regolarmente racconti di autori italiani Wink
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