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Una falce di luna, sul ponte della Miuzza - Maria e Andrea


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MariaeAndrea



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MessaggioInviato: Lun 29 Nov 2010 12:27    Oggetto: Una falce di luna, sul ponte della Miuzza - Maria e Andrea Cita

– Pronto mi chiamo Anna, ho l’auto in panne… sono…– la ragazza si guardò intorno.
Vi era solo un lampione acceso in quella strada, dalle parti di Lodi, e la nebbia fitta proveniente dal fiume non le permetteva di vedere altro. –Il ponte… sono subito dopo il ponte.
– Quale? – chiese l’interlocutore.
– Quello dove tanto tempo fa, si suicidarono una nobildonna e un contadino. Un legame intollerabile per la famiglia di lei.
– Hai suonato tre volte il clacson, vero? – ribadì il centralinista con voce allarmata.
Anna trattenne il respiro, incerta… non sapeva.
Ogni cosa adesso le sembrava minacciosa. Il fruscio dei rami, lo scroscio del fiume, il chiurlare del gufo, parevano voler trasmettere un messaggio lugubre.
Intravide avvicinarsi una figura. A ogni passo era sempre più definita.
– Anna! Anna! – si udiva dall’altro capo del cellulare.
La ragazza cercava tratti umani in quella sagoma, che a volte svaniva nella nebbia. Ebbe paura e indietreggiò dal limite del ponte.
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jpaulverlain



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MessaggioInviato: Lun 29 Nov 2010 12:54    Oggetto: Re: Una falce di luna, sul ponte della Miuzza - Maria e Andr Cita

MariaeAndrea ha scritto:
– Pronto mi chiamo Anna, ho l’auto in panne… sono…– la ragazza si guardò intorno.
Vi era solo un lampione acceso in quella strada, dalle parti di Lodi, e la nebbia fitta proveniente dal fiume non le permetteva di vedere altro. –Il ponte… sono subito dopo il ponte.
– Quale? – chiese l’interlocutore.
– Quello dove tanto tempo fa, si suicidarono una nobildonna e un contadino. Un legame intollerabile per la famiglia di lei.
– Hai suonato tre volte il clacson, vero? – ribadì il centralinista con voce allarmata.
Anna trattenne il respiro, incerta… non sapeva.
Ogni cosa adesso le sembrava minacciosa. Il fruscio dei rami, lo scroscio del fiume, il chiurlare del gufo, parevano voler trasmettere un messaggio lugubre.
Intravide avvicinarsi una figura. A ogni passo era sempre più definita.
– Anna! Anna! – si udiva dall’altro capo del cellulare.
La ragazza cercava tratti umani in quella sagoma, che a volte svaniva nella nebbia. Ebbe paura e indietreggiò dal limite del ponte.

@Bell'ambientazione e buona preparazione alla sorpresa che verrà...spero. Bravi/e
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Salvo Andrea Figura
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Valeria Nitto



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MessaggioInviato: Lun 29 Nov 2010 13:34    Oggetto: Cita

ottimo inizio, cattura da subito l'attenzione del lettore... in gamba
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KENZABURO



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MessaggioInviato: Mar 30 Nov 2010 14:14    Oggetto: Re: Una falce di luna, sul ponte della Miuzza - Maria e Andr Cita

[quote="MariaeAndrea– Quello dove tanto tempo fa, si suicidarono una nobildonna e un contadino. Un legame intollerabile per la famiglia di lei.
– Hai suonato tre volte il clacson, vero? – ribadì il centralinista con voce allarmata.[/quote]

Francamente come dialogo sembra un po' forzato, per il resto non è male.

Ciao ciao
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Non aspettatevi troppo dalla fine del mondo.
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MariaeAndrea



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MessaggioInviato: Mar 30 Nov 2010 15:57    Oggetto: Re: Una falce di luna, sul ponte della Miuzza - Maria e Andr Cita

KENZABURO ha scritto:
[quote="MariaeAndrea– Quello dove tanto tempo fa, si suicidarono una nobildonna e un contadino. Un legame intollerabile per la famiglia di lei.
– Hai suonato tre volte il clacson, vero? – ribadì il centralinista con voce allarmata.


Francamente come dialogo sembra un po' forzato, per il resto non è male.

Ciao ciao[/quote]
@Ciao, grazie per l'attenzione alla lettura. Non lo vedo affatto forzato il dialogo. La ragazza chiede soccorso di notte(polizia o ACI )e specifica il ponte in cui si trova. Un ponte "maledetto" su cui si tramandano cose orrende. Mi pare anzi abbastanza naturale come dialogo. Siamo in terra di fiumi e specificare il posto è anzi una naturalità della descrizione.
Grazie comunque.
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Luca Romanello



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MessaggioInviato: Mar 30 Nov 2010 16:05    Oggetto: Re: Una falce di luna, sul ponte della Miuzza - Maria e Andr Cita

MariaeAndrea ha scritto:
KENZABURO ha scritto:
MariaeAndrea ha scritto:
– Quello dove tanto tempo fa, si suicidarono una nobildonna e un contadino. Un legame intollerabile per la famiglia di lei.
– Hai suonato tre volte il clacson, vero? – ribadì il centralinista con voce allarmata.


Francamente come dialogo sembra un po' forzato, per il resto non è male.

Ciao ciao

@Ciao, grazie per l'attenzione alla lettura. Non lo vedo affatto forzato il dialogo. La ragazza chiede soccorso di notte(polizia o ACI )e specifica il ponte in cui si trova. Un ponte "maledetto" su cui si tramandano cose orrende. Mi pare anzi abbastanza naturale come dialogo. Siamo in terra di fiumi e specificare il posto è anzi una naturalità della descrizione.
Grazie comunque.


Sono almeno in parte d'accordo con l'osservazione di Kenzaburo: se Anna deve specificare di quale ponte si tratta, non è necessario che aggiunga "un legame intollerabile per la famiglia di lei", basta la prima frase. Inoltre non avrei dato tanta confidenza al centralinista ("ha suonato" invece di "hai suonato", "Signorina!" invece di "Anna! Anna!"). Tutto questo ovviamente dal mio personale punto di vista, ristretto e opinabilissimo. Wink
Per il resto l'idea del ponte maledetto è bella, sarei curioso di scoprire cosa capita alla protagonista.
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Luca Romanello
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MariaeAndrea



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MessaggioInviato: Mar 30 Nov 2010 18:16    Oggetto: Re: Una falce di luna, sul ponte della Miuzza - Maria e Andr Cita

Luca Romanello ha scritto:
MariaeAndrea ha scritto:
KENZABURO ha scritto:
MariaeAndrea ha scritto:
– Quello dove tanto tempo fa, si suicidarono una nobildonna e un contadino. Un legame intollerabile per la famiglia di lei.
– Hai suonato tre volte il clacson, vero? – ribadì il centralinista con voce allarmata.


Francamente come dialogo sembra un po' forzato, per il resto non è male.

Ciao ciao

@Ciao, grazie per l'attenzione alla lettura. Non lo vedo affatto forzato il dialogo. La ragazza chiede soccorso di notte(polizia o ACI )e specifica il ponte in cui si trova. Un ponte "maledetto" su cui si tramandano cose orrende. Mi pare anzi abbastanza naturale come dialogo. Siamo in terra di fiumi e specificare il posto è anzi una naturalità della descrizione.
Grazie comunque.


Sono almeno in parte d'accordo con l'osservazione di Kenzaburo: se Anna deve specificare di quale ponte si tratta, non è necessario che aggiunga "un legame intollerabile per la famiglia di lei", basta la prima frase. Inoltre non avrei dato tanta confidenza al centralinista ("ha suonato" invece di "hai suonato", "Signorina!" invece di "Anna! Anna!"). Tutto questo ovviamente dal mio personale punto di vista, ristretto e opinabilissimo. Wink
Per il resto l'idea del ponte maledetto è bella, sarei curioso di scoprire cosa capita alla protagonista.

@Ciao Luca, è normale che chi scrive difenda la sua opera, volevo solo far notare che la frase che citi non è un'INFODUMPING ma ha lo scopo di chiarire perchè i due si sono suicidati e quanto letto prima non lo fa presumere, presumere, nemmeno scrivendo che fossero un nobile e una contadina. Sul "lei " del centralinista... dai, siamo di notte, con la ragazza atterrita, col centralinista preoccupato per il posto in cui si trova la donna, pensi davvero che si perdesse in salamelecchi chiedendo:"di grazia dove si trova?" E' èassato a un normalissimo "Tu". Del resto lei si è presentata come Anna non come la signora o dottoressa Anna. Ragazzi, i racconti se li si vuol criticare,lo si faccia dopo aver letto BENE i contenuti. Non è polemica , credete, ma io e Andrea, cerchiamo di soppesare bene le parole adoperate. Vabbè, riproviamo. Grazie comunque.Se dagli sbagli si impara....
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Stefano Conti



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MessaggioInviato: Mar 30 Nov 2010 18:29    Oggetto: Re: Una falce di luna, sul ponte della Miuzza - Maria e Andr Cita

MariaeAndrea ha scritto:
volevo solo far notare che la frase che citi non è un'INFODUMPING ma ha lo scopo di chiarire perchè i due si sono suicidati e quanto letto prima non lo fa presumere, presumere, nemmeno scrivendo che fossero un nobile e una contadina.


Secondo me la frase "Un legame intollerabile per la famiglia di lei." è proprio un caso evidente di infodumping. Sono d'accordo che non si possa presumere da quanto scritto prima e che è essenziale per la storia.... è infodumping perchè è una precisazione chiaramente destinata al lettore e non alla persona che sta all'altro capo del telefono... in quella conversazione non c'entra.
E' un po' come se avesse detto... "sono a Lodi, provincia lombarda di quarantaquattromilatrentasei abitanti, fondata il 3 agosto 1158 da Federico Barbarossa". Shocked
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jpaulverlain



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MessaggioInviato: Mar 30 Nov 2010 18:47    Oggetto: Re: Una falce di luna, sul ponte della Miuzza - Maria e Andr Cita

Stefano Conti ha scritto:
MariaeAndrea ha scritto:
volevo solo far notare che la frase che citi non è un'INFODUMPING ma ha lo scopo di chiarire perchè i due si sono suicidati e quanto letto prima non lo fa presumere, presumere, nemmeno scrivendo che fossero un nobile e una contadina.


Secondo me la frase "Un legame intollerabile per la famiglia di lei." è proprio un caso evidente di infodumping. Sono d'accordo che non si possa presumere da quanto scritto prima e che è essenziale per la storia.... è infodumping perchè è una precisazione chiaramente destinata al lettore e non alla persona che sta all'altro capo del telefono... in quella conversazione non c'entra.
E' un po' come se avesse detto... "sono a Lodi, provincia lombarda di quarantaquattromilatrentasei abitanti, fondata il 3 agosto 1158 da Federico Barbarossa". Shocked

@ Scusate se mi intrometto, l'esempio di stefano è un po' troppo tirato. Leggiamo insieme:"Quello dove tanto tempo fa, si suicidarono quella nobildonna e il contadino. Un legame intollerabile per la famiglia di lei". E' un piccolo sovrappiù, quasi a voler essere più precisa ancora col centralinista. Farsi soccorrere, evitare che sbaglino luogo di ricerca. Non è destinata al lettore. Semmai l'avrebbero potuto scrivere come "pensato"..Mia opinione personalissima. Curioso anche io sul seguito. Vi va di postarlo nel thread adatto?
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Luca Romanello



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MessaggioInviato: Mar 30 Nov 2010 18:53    Oggetto: Re: Una falce di luna, sul ponte della Miuzza - Maria e Andr Cita

MariaeAndrea ha scritto:
Luca Romanello ha scritto:

Sono almeno in parte d'accordo con l'osservazione di Kenzaburo: se Anna deve specificare di quale ponte si tratta, non è necessario che aggiunga "un legame intollerabile per la famiglia di lei", basta la prima frase. Inoltre non avrei dato tanta confidenza al centralinista ("ha suonato" invece di "hai suonato", "Signorina!" invece di "Anna! Anna!"). Tutto questo ovviamente dal mio personale punto di vista, ristretto e opinabilissimo. Wink
Per il resto l'idea del ponte maledetto è bella, sarei curioso di scoprire cosa capita alla protagonista.

@Ciao Luca, è normale che chi scrive difenda la sua opera, volevo solo far notare che la frase che citi non è un'INFODUMPING ma ha lo scopo di chiarire perchè i due si sono suicidati e quanto letto prima non lo fa presumere, presumere, nemmeno scrivendo che fossero un nobile e una contadina. Sul "lei " del centralinista... dai, siamo di notte, con la ragazza atterrita, col centralinista preoccupato per il posto in cui si trova la donna, pensi davvero che si perdesse in salamelecchi chiedendo:"di grazia dove si trova?" E' èassato a un normalissimo "Tu". Del resto lei si è presentata come Anna non come la signora o dottoressa Anna. Ragazzi, i racconti se li si vuol criticare,lo si faccia dopo aver letto BENE i contenuti. Non è polemica , credete, ma io e Andrea, cerchiamo di soppesare bene le parole adoperate. Vabbè, riproviamo. Grazie comunque.Se dagli sbagli si impara....


Ma infatti ho specificato che è un mio punto di vista ristretto e opinabilissimo. Eppure è almeno la seconda volta che mi sento dire che non leggo bene. Boh... si vede che non mi so spiegare adeguatamente e risulto troppo ruvido o "professorino rompiscatole"... Razz
Provo a spiegarmi meglio, sperando di non attirarmi troppo le tue/vostre ire.
Sono d'accordo con te/voi che la frase prima non faccia presumere i motivi per cui i due si sono suicidati, ma ci sono due punti che non mi tornano. Da un lato, l'informazione non è necessaria nell'ottica della battuta (a meno che in zona ci siano più ponti dai quali si sono buttati una nobildonna e un contadino, ogni coppia dei quali con motivazioni diverse), volta a comunicare la propria posizione all'interlocutore. Dall'altro, a una persona spaventata come la protagonista FORSE non verrebbe in mente di dare quell'informazione (o FORSE, in preda al panico, lo farebbe: non saprei, sinceramente). A mente fredda e in quella situazione, è un particolare che non comunicherei. Ma, lo ribadisco ancora, è un giudizio mio, personale.
In quanto al lei, non lo vedo come "salamelecchi", ma solo come distacco professionale. Tuttavia, considerando l'improvvisa empatia tra i due al telefono (dovuta appunto alla preoccupazione per la ragazza), ci può stare che passi al tu.
Poi, intendiamoci, sono forse l'ultimo a poter dare consigli, ma mi piace confrontarmi anche su piccolezze: se in questo sono stato troppo pedante e fastidioso, mi scuso.
In bocca al lupo per il prossimo!
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Stefano Conti



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MessaggioInviato: Mar 30 Nov 2010 18:56    Oggetto: Cita

Sì ok... ho esagerato, sorry!!!
Però continuo a considerarlo un po' forzato e non "naturale" in quella situazione. Poi certo che sto puntando un dettaglio insignificante. E' più per discutere su cos'è e cosa non è infodump.... anche perchè è facilissimo inciamparci!
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Franco Forte



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MessaggioInviato: Mar 30 Nov 2010 19:07    Oggetto: Cita

Intervengo solo perché siamo su un forum di scrittura, e non mi va di leggere inesattezze o presunte verità che cozzano con la buona scrittura, soprattutto per gli autori del racconto, che magari vorrebbero indicazioni più precise. Wink

Quella frase "Un legame intollerabile per la famiglia di lei", inserito in quel contesto (una telefonata concitata a un numero d'emergenza) è infodump al 100%, qualcosa che nessuno, in quell'occasione, direbbe mai, per nessun motivo. E' un'appendice fastidiosa e totalmente slegata dal contesto, in contrasto con le emozioni del personaggio e con la tensione del momento, che fa decadere la sospensione dell'incredulità del lettore e lo strappa bruscamente fuori dal racconto. Si avverte il desiderio degli autori di dare enfasi a quello che è accaduto sul ponte (a proposito, si chiama Muzza, non Miuzza, attenzione a questi particolari, soprattutto se il nome è contenuto nel titolo), ma questo è il modo sbagliato per ottenerlo. Very Happy
Ciao
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MariaeAndrea



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MessaggioInviato: Mar 30 Nov 2010 19:40    Oggetto: Re: Una falce di luna, sul ponte della Miuzza - Maria e Andr Cita

Luca Romanello ha scritto:
MariaeAndrea ha scritto:
Luca Romanello ha scritto:

Sono almeno in parte d'accordo con l'osservazione di Kenzaburo: se Anna deve specificare di quale ponte si tratta, non è necessario che aggiunga "un legame intollerabile per la famiglia di lei", basta la prima frase. Inoltre non avrei dato tanta confidenza al centralinista ("ha suonato" invece di "hai suonato", "Signorina!" invece di "Anna! Anna!"). Tutto questo ovviamente dal mio personale punto di vista, ristretto e opinabilissimo. Wink
Per il resto l'idea del ponte maledetto è bella, sarei curioso di scoprire cosa capita alla protagonista.

@Ciao Luca, è normale che chi scrive difenda la sua opera, volevo solo far notare che la frase che citi non è un'INFODUMPING ma ha lo scopo di chiarire perchè i due si sono suicidati e quanto letto prima non lo fa presumere, presumere, nemmeno scrivendo che fossero un nobile e una contadina. Sul "lei " del centralinista... dai, siamo di notte, con la ragazza atterrita, col centralinista preoccupato per il posto in cui si trova la donna, pensi davvero che si perdesse in salamelecchi chiedendo:"di grazia dove si trova?" E' èassato a un normalissimo "Tu". Del resto lei si è presentata come Anna non come la signora o dottoressa Anna. Ragazzi, i racconti se li si vuol criticare,lo si faccia dopo aver letto BENE i contenuti. Non è polemica , credete, ma io e Andrea, cerchiamo di soppesare bene le parole adoperate. Vabbè, riproviamo. Grazie comunque.Se dagli sbagli si impara....


Ma infatti ho specificato che è un mio punto di vista ristretto e opinabilissimo. Eppure è almeno la seconda volta che mi sento dire che non leggo bene. Boh... si vede che non mi so spiegare adeguatamente e risulto troppo ruvido o "professorino rompiscatole"... Razz
Provo a spiegarmi meglio, sperando di non attirarmi troppo le tue/vostre ire.
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In quanto al lei, non lo vedo come "salamelecchi", ma solo come distacco professionale. Tuttavia, considerando l'improvvisa empatia tra i due al telefono (dovuta appunto alla preoccupazione per la ragazza), ci può stare che passi al tu.
Poi, intendiamoci, sono forse l'ultimo a poter dare consigli, ma mi piace confrontarmi anche su piccolezze: se in questo sono stato troppo pedante e fastidioso, mi scuso.
In bocca al lupo per il prossimo!

@ Scusaci Luca, non intendevamo affarto offendere scrivendo di leggere bene. Fa' conto che stiamo chiaccherando(come in effetti è) de visu, è un MODO DI DIRE: Leggi bene. Non un rimprovero. Me ne guarderei. E comunque siamo sempre nella discussione pacata e civile. Ti prego di non dare troppo peso alle parole(o forse è colpa nostra il modo in cui le abbiamo scritte), salamelecchi, voleva solo significare convenevoli...ecco.
L'arrivo di Franco comunque ci insegna ancora qualcosa di più. Certo a mente serena e rileggendo...evitando quella frase... Non è che Franco ci ripensa e ci prende? Laughing Embarassed
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jpaulverlain



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MessaggioInviato: Mar 30 Nov 2010 19:47    Oggetto: Cita

Franco Forte ha scritto:
Intervengo solo perché siamo su un forum di scrittura, e non mi va di leggere inesattezze o presunte verità che cozzano con la buona scrittura, soprattutto per gli autori del racconto, che magari vorrebbero indicazioni più precise. Wink

Quella frase "Un legame intollerabile per la famiglia di lei", inserito in quel contesto (una telefonata concitata a un numero d'emergenza) è infodump al 100%, qualcosa che nessuno, in quell'occasione, direbbe mai, per nessun motivo. E' un'appendice fastidiosa e totalmente slegata dal contesto, in contrasto con le emozioni del personaggio e con la tensione del momento, che fa decadere la sospensione dell'incredulità del lettore e lo strappa bruscamente fuori dal racconto. Si avverte il desiderio degli autori di dare enfasi a quello che è accaduto sul ponte (a proposito, si chiama Muzza, non Miuzza, attenzione a questi particolari, soprattutto se il nome è contenuto nel titolo), ma questo è il modo sbagliato per ottenerlo. Very Happy
Ciao

@ Faccio ammenda anche io se non ho soppesato con la giusta misura l'INFODUMP viscido. Beh quanto meno abbiamo..."scroccato" una lezione di scrittura a Franco. Ma mi spieghi come fai a stare dietro ai racconti e alle nostre "amene discussioni" Buon lavoro.
Salvo
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Luca Romanello



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MessaggioInviato: Mar 30 Nov 2010 21:37    Oggetto: Cita

@jpaulverlain: io ho il sempre più forte sospetto che abbia qualche potere speciale, tipo il dono dell'ubiquità o la capacità di rallentare il tempo... Razz

@MariaeAndrea: no problem, non ci siamo capiti come si deve. Se non si parla di persona, non è sempre agevole capire tutte le sfumature di quello che si dice: difetto intrinseco del mezzo che usiamo per comunicare tra di noi. Wink
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