« Precedente :: Successivo » |
Autore |
Messaggio |
Caterina De Padova
Registrato: 22-01-2009 15:51 Messaggi: 4
|
Inviato: Gio 29 Gen 2009 13:38 Oggetto: |
|
|
Ciao a tutti e grazie di cuore per i commenti al mio raccontino!
Appena mi riprendo dall'influenza me li rileggo con calma ed attenzione.
Caterina |
|
Top |
|
 |
demiurgo
Registrato: 12-09-2008 13:51 Messaggi: 92
|
Inviato: Gio 29 Gen 2009 15:05 Oggetto: |
|
|
@alberto: prova notevole, probabilmente il miglior esercizio che ho letto da quando sono da queste parti, per stile e contenuti.
L'unico appunto riguarda un paio di passaggi sul finale.
Citazione: | Avevamo cominciato litigando. Poi, il sole del tramonto le aveva vestito d’ambra i bottoni di rosa dei seni che esploravo col corpo e con le labbra, per la prima volta. |
"per la prima volta" è superfluo, direi che è chiaro perché prima diceva di mentire. Comunque anche così è ok.
Citazione: | A occhi chiusi sento le campane di mezzogiorno. E una voce.
– Vieni, i tuoi ci aspettano a tavola.
– Eccomi Laura. |
"Eccomi Laura" è una battuta superflua, serve soprattutto a dire il nome di lei a beneficio del lettore. Piuttosto direi:
"A occhi chiusi sento le campane di mezzogiorno. E la voce di Laura.
– Vieni, i tuoi ci aspettano a tavola."
Omettendo l'ultima battuta.
Complimenti.
@Caterina: il racconto funziona. Il messaggio è molto chiaro e incisivo. Quanto sono relative alcune cose di fronte ad altre. Ma Francesca non sembra aver imparato la lezione mi piace.
Citazione: | Nella vita a Francesca era capitato di prendere una scopa in mano, ma in quel momento [...] |
Qui forse va specificato meglio. Secondo me non è chiaro se le era capitato spesso di prendere una scopa, o se le era capitato di rado.
Citazione: | Appena due settimane prima Francesca e Mario in quella camera da letto avevano esultato di fronte alla prova di gravidanza.
Ora, invece [...] |
In questo passaggio dove avvengono in poche righe dei cambiamenti così importanti si sente la mancanza di una vera e propria scena che ci faccia partecipere, invece che sentirli raccontati. Purtroppo questo si scontra con le limitazioni di spazio concesse dall'esercizio, quindi la sintesi era obbligatoria. Però il racconto ne soffre un pochino.
Ciao e in bocca al lupo per l'influenza
@delia: Bello, ben riuscito davvero. Anche qui la stanza fa da ponte per i ricordi dell'adolescenza. L'effetto dell'immersione nel passato funziona, perché utilizzi immagini, parole e suoni sempre significativi. Lo stile e il ritmo mi sembrano impeccabili. C'è solo una inezia che non mi convince al 100%, te la dico anche se è irrilevante.
Citazione: | David Bowie ci strizzava un occhio dalla parete. |
Mi suona meglio "l'occhio", non so perché.
Complimenti.
E complimenti a tutti, perché questo mese gli esercizi mi sono sembrati davvero a buon livello, per cui è sempre un piacere leggervi.
PS: ho dato un'occhiata anche alle seconde versioni, sulle quali non ho appunti particolari, mi sembrano ok. _________________ Paolo Di Pierdomenico |
|
Top |
|
 |
alberto sodani
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 1697 Località: Roma
|
Inviato: Gio 29 Gen 2009 20:43 Oggetto: |
|
|
Devo fare una pausa per gli altri, poi recupero, forse
delia ha scritto: | Muro
Francesco aveva le dita lunghe. Si sarebbe detto che fosse lui a suonare la chitarra e non io.
Seduta sul bordo del letto nella stanza stretta muovevo le dita, curva sullo strumento.
- Non la conosco questa - gli dicevo.
- Adesso ti dico come fa - mi rispondeva.
Francesco aveva le gambe lunghe e secche. Seduto sulla sedia accanto al letto teneva le mani appoggiate sulle ginocchia e lo sguardo sulle parole. Veniva a trovarmi in bicicletta. Sulla scrivania che occupava tutta la stanza c'erano i nostri libri di scuola. David Bowie ci strizzava un occhio dalla parete.
Francesco era grande nella luce che entrava dalla finestra aperta sui primi pomeriggi estivi. La betulla danzava al suono dell'incoscienza e le fronde entravano nella stanza. Mi chiedevo spesso perché non si decidesse a imparare anche lui. - Un giorno o l'altro lo farò - rideva - per ora trovo più comodo che suoni tu -
Francesco amava Battisti. Il furgoncino cercò di fermarsi per tempo. Il walkman continuò a suonare sull'asfalto, poco lontano dallo zaino e dalla bicicletta.
Guardo i libri in ordine sullo scaffale e la scrivania sgombra e pulita. La stanza è molto più grande di come me la ricordavo. Mi sono portata a Londra quasi tutto ormai.
- A cosa pensi tesoro? -
- Mi porto via anche questo, mamma -
Prendo il libro di matematica dal muro.
Ignoro il canzoniere accanto e chiudo la porta.
|
Bellissimo. Il concetto di”muro” mi ricorda il filo logico di una raccolta di Sartre, Il muro, quattro racconti, uno più bello ed essenziale dell’altro oltre che, inevitabilmente, amari.
Il tuo Delia, anche se bellissimo, poetico e musicale, avrebbe bisogno di qualche ritocchino. Poca roba, su alcune cose non posso suggerire, solo riflettere. Su altre basterebbe togliere. Vado.
“Seduta sul bordo del letto nella stanza stretta muovevo le dita,” come evidenziato ci sono un po’ troppe “esse” in fila. Almeno di una si potrebbe fare a meno, ma non posso scegliere da solo.
“Francesco aveva le gambe lunghe e secche. Seduto sulla sedia accanto al letto”: altre “esse” in fila, quattro per la precisione. È un brano musicale, come la loro amicizia. . Qui risolverei le tre “esse” finali con “accanto a me sul letto”.
“appoggiate”: si potrebbe togliere direttamente, bastano le altre parole, il verbo è sottinteso dal gesto.
“Francesco era grande nella luce che entrava dalla finestra aperta sui primi pomeriggi estivi. La betulla danzava al suono dell'incoscienza e le fronde entravano nella stanza.” Qui due problemini, “entrava/entravano” e il suono della “p” ripetuto. Per il primo è facile, basterebbe togliere “entravano”, farei così: “La betulla danzava al suono dell'incoscienza, le fronde nella stanza”. Per l’altra frase non saprei, forse sacrificherei “primi”, non incide sul racconto.
“- A cosa pensi tesoro? -
- Mi porto via anche questo, mamma -
Prendo il libro di matematica dal muro.
Ignoro il canzoniere accanto e chiudo la porta.”
Stesso problema, sempre per me, chiaro, . A parte i trattini a fine dialogo che non servono se non chiudono un inciso, (caratteri risparmiati fra l’altro), al posto di ”Mi porto via” si potrebbe mettere “prendo”, più immediato in un dialogo, e al posto di “prendo il libro” scriverei “afferro”, che essendo anche più deciso, quasi violento, andrebbe a ciccio di sellero (gambo di sedano, a Roma, antico modo di dire, n.d.r.), con la chiusa che sbatte come la porta della stanza, (a proposito, altra “p”)
“accanto”: forse, ma solo forse, avrei messo un “lì” prima della parola.
Visto, tutta roibetta...
Brava molto brava. Fossi in te continuerei…
Per Paolo: ci penso, grazie per ora.  _________________ Alberto Sodani
detto il paratattico, (da qualche parte, qui nel forum)
fatti non foste a viver come bruti...
Festina lente... |
|
Top |
|
 |
delia
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 280
|
Inviato: Gio 29 Gen 2009 23:25 Oggetto: |
|
|
Grazie Alberto per i commenti. Domani ci ragiono su e riposto.
Grazie.
Delia _________________ Non è perchè le cose sono difficili che non osiamo, ma è perchè non osiamo che sono difficili (Seneca) |
|
Top |
|
 |
Cile
Registrato: 04-09-2007 16:21 Messaggi: 1125 Località: Salerno
|
Inviato: Ven 30 Gen 2009 11:42 Oggetto: |
|
|
Commentare dopo Alberto è dura.. ha già detto tutto.
Personalmente avrei detto
Francesco era grande nella luce estiva che entrava dalla finestra ... senza aggiungere altro.
Poi è perfetta. Mi ha commosso, è davvero bella. Se ad Alberto ricorda Sartre, a me Ammaniti in "ti prendo e ti porto via"... non per lo stile ma per l'atmosfera che vi trovo!
Brava Delia! _________________ Cinzia Leo
Hai mai ascoltato il silenzio del destino quando esplode? (A. Baricco ) |
|
Top |
|
 |
tar-alima
Registrato: 25-10-2006 15:04 Messaggi: 108 Località: Friuli
|
Inviato: Ven 30 Gen 2009 13:54 Oggetto: |
|
|
@Delia: Che bell'atmosfera! Davvero brava. _________________ Grazia Gironella |
|
Top |
|
 |
alberto sodani
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 1697 Località: Roma
|
Inviato: Ven 30 Gen 2009 16:45 Oggetto: |
|
|
Euridice ha scritto: | Le pareti della mia camera da letto sono gialle, forse troppo. Io e Marco ne scegliemmo il colore pensando fosse riposante, ma forse sarebbe andato meglio un verde acqua marina. La sera il tono è rafforzato dalla luce artificiale e il cocktail che ne viene è micidiale.
Le pareti della mia camera da letto sono gialle, ma, riflettendo non è il male minore, almeno secondo me. Le nostre intenzioni sono di rivoluzionarne l’arredo, ma il problema è che non siamo sulla stesa lunghezza d’onda… onda, sì, questo è il termine giusto: Marco è troppo pratico e pensa a mobili, tende e alla capienza dei cassetti e dell’armadio, mentre io mi preoccupo della sinergia con l’universo, delle onde cosmiche, della disposizione dei mobili insomma, perché a me quelli che ci sono ora vanno bene così: sono piccoli, essenziali, ma li trovo rassicuranti.
Nella mia camera da letto si dorme male ed è colpa dell’assenza di armonia. Quando sono nervosa, sposto i mobili; mi capita spesso e l’ultima volta devo aver sbagliato combinazione. Litighiamo io e Marco per questo, anche perché la camera da letto per me sarebbe solo il punto di partenza per sconvolgere tutta la nostra dimora.
– Non posso sopportare l’idea di veder scompaginare la nostra casa. Io ho bisogno di avere le mie cose in ordine… ne va del mio sistema nervoso!
– Come pretendi di migliorare la tua vita se non inizi…
– …dai mobili? Dai mobili devo iniziare? Certo non dormirò meglio con l’idea che una tartaruga ninjia mi fa da guardia del corpo o se ho la testa rivolta verso Nord o non so quale altro punto cardinale!
– Comunque ho già contattato un arredatore d’interni, un bioarchitetto e domani pomeriggio verrà a vedere come si può riassettare la stanza, per armonizzarla con le correnti del respiro cosmico.
– Ma come parli?
– Tu non sai ascoltare le energie che pulsano tra i muri della nostra casa. Se solo mi seguissi, potresti risolvere i tuoi problemi di stanchezza cronica, liberarti di tutte le tue angosce! La tua aggressività, per esempio…
– …è colpa dell’armadio o dello specchio?
– Prima o poi finirai vittima di un campo magnetico!
– Fatti curare da un rabdomante!
La mia stanza da letto ora è vuota e sto chiedendomi il perché. Marco è esagerato: non ha ceduto su nulla, nemmeno sulla stuoia di fili di rame e carbonio da mettere sotto il letto come uno schermo per gli accumuli di tensione: ha insinuato che si tratta di un tentativo distorto per migliorare la nostra vita sessuale. Il nodo da sciogliere, secondo lui, non è sotto il letto, ma nel mio cervello.
Le pareti della mia camera da letto non esistono più o non esistono ancora. |
Allora: divertente, un po’ denso per i miei gusti. Vediamo un po’:
“Io e Marco ne scegliemmo il colore pensando fosse riposante, ma forse sarebbe andato meglio un verde acqua marina. La sera il tono è rafforzato dalla luce artificiale e il cocktail che ne viene è micidiale.” Nella prima frase ci sarebbe una folla di verbi. Farei: “Io e Marco pensavamo il colore fosse riposante, ma forse era meglio un verde acqua marina: di sera…” Per la seconda semplificherei un poco: “di sera la luce artificiale ne rafforza il tono e il cocktail è micidiale.
“Le pareti della mia camera da letto sono gialle, ma, riflettendo non è il male minore, almeno secondo me.”: toglierei la virgola dopo “ma” e toglierei del tutto “non” perché induce in errore leggendo. Sintetizzerei, così: “Le pareti della mia camera da letto sono gialle, ma riflettendo è il male minore, per me.” Toglierei anche “almeno”, indica dubbi che lei evidentemente non ha… .
“Le nostre intenzioni sono di rivoluzionarne l’arredo, ma”: se la signora è, diciamo , stravagante, metterei direttamente: “Rivoluzioneremo l’arredo, ma”
”il problema è che”: si potrebbe togliere in blocco senza far perdere il senso logico.
Dopo “lunghezza d’onda” al posto dei puntini metterei un punto semplice. Ricominciando subito con “Onda”, diciamo così:”… ma non siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Onda, questo è il termine giusto:”
“Marco è troppo pratico e pensa a mobili, tende e alla capienza dei cassetti e dell’armadio”: ci sarebbero delle imprecisioni, a mio gusto. Meglio forse:” Marco è troppo pratico e pensa a mobili tende e capienza di cassetti e armadi…”. Ho tolto la virgola dopo mobili perché elenca e per non far equivocare con la voce verbale "tende".
“mentre io”: farei:”io invece”, per accentuare la contrapposizione di due menti diverse.
“mi preoccupo della sinergia con l’universo, delle onde cosmiche, della disposizione dei mobili insomma” girerei qualche parola, “armonizzandole”, così: “mi preoccupo della sinergia con l’universo e delle onde cosmiche disponendo i mobili: a me”
“perché a me quelli che ci sono ora vanno bene così: sono piccoli, essenziali, ma li trovo rassicuranti.”: darei un ritocco anche a questa seconda parte della frase precedente: “…i mobili: a me quelli che abbiamo vanno bene così, piccoli, essenziali; li trovo rassicuranti.”
“ed è colpa dell’assenza”:” per l’assenza”, più semplice.
“Litighiamo io e Marco per questo”: invertirei i termini, per enfatizzare il suo “io”: “Io e Marco litighiamo perché…”, togliendo “anche” subito dopo la virgola.
“per me sarebbe solo il punto di partenza”: “per me è il punto di partenza…” È una donna decisa, no?
Dialoghi: qui ci sarebbe un problemino: è difficile capire chi dice cosa. Sarebbe meglio che già al primo inciso si sappia che parli il marito, come è in effetti, magari aggiungendo prima del dialogo, nella frase precedente, un “Si offende, lui.” Scritto così, secco, dopo “dimora”, come se lei di nuovo si stupisse che gli altri non la capiscano…
E poi ancora, i due parlano in modo molto simile. Essendo personaggi diversi, sotto svariati aspetti, sarebbe meglio anche caratterizzare il “modo” di parlare, le parole usate, etc. etc. tipiche dell’uno o dell’altro, e così non c’è bisogno di indicare nomi, o disse lui/disse lei, che rallentano la lettura. Con un modo di parlare diverso è come se ascoltassimo, non visti, due voci diverse e ben distinte. Non è facile da fare. Però si legge in giro. Cito due per tutti, La ragazza di Bube, o Il sentiero dei nidi di ragno, colloqui a tre spettacolari, con rare indicazioni di chi dice cosa. Chiedo scusa della parente.
“Certo non dormirò meglio con l’idea che una tartaruga ninjia mi fa da guardia del corpo o se ho la testa rivolta verso Nord o non so quale altro punto cardinale!”: sintetizzerei:” Non dormirò meglio avendo una tartaruga ninjia come guardia del corpo o la testa rivolta verso Nord o chissà quale punto cardinale!”
“arredatore d’interni” lo toglierei, “bioarchitetto” suggerisce molto di più…
“come si può riassettare la stanza, per armonizzarla con le correnti del respiro cosmico.“ Riorganizzerei la frase: “come armonizzare la stanza ai respiri cosmici.”
“che pulsano”: toglierei. O trasformerei in: “pulsanti”
Dopo “esagerato” metterei punto e virgola, così evitiamo il raddoppio dei due punti sulla stessa frase.
“sotto il letto come uno schermo per gli accumuli di tensione:” farei:” sotto il letto per schermare gli accumuli di tensione:”
“ha insinuato che si tratta”: “ha insinuato si tratti”
“Il nodo da sciogliere, secondo lui, non è sotto il letto, ma nel mio cervello”: la girerei un poco: ”Secondo lui non è sotto il letto il nodo da sciogliere. È nel mio cervello”
L’ultima frase non l’ho capita, anche immaginando il suo svalvolamento totale, non mi suona con il resto. Visto che il brano è ampiamente fuori con i caratteri, si potrebbe farne a meno, ma vedi tu…
Ciao Marcella, buon fine settimana, anche a tutti gli altri, frequentatori o meno di Palestre.. _________________ Alberto Sodani
detto il paratattico, (da qualche parte, qui nel forum)
fatti non foste a viver come bruti...
Festina lente... |
|
Top |
|
 |
Euridice
Registrato: 02-02-2007 11:56 Messaggi: 2082 Località: Scafati (Salerno)
|
Inviato: Sab 31 Gen 2009 00:58 Oggetto: |
|
|
Alberto, sei una meraviglia Davvero! Grazie !
Chiedo a tutti scusa se non riuscirò a commentare ma sono in chiusura quadrimestre e sono sommersa (non è una metafora ) da "compitini" da correggere  _________________ E sognai talmente forte che mi usci' il sangue dal naso (Fiume Sand Creek di Faber)
Marcella Testa |
|
Top |
|
 |
delia
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 280
|
Inviato: Lun 02 Feb 2009 14:39 Oggetto: |
|
|
Finalmente un po' di tempo per commentare qualche lavoro.
Non farò commenti di correzione. Fra tutti li avete già fatti voi, sono arrivata tardi.
@tar-alima: molto divertente l'idea, davvero originale. Mi ha fatto sorridere.
@valdam: bellissimo. Woolf nel titolo fa si che non servano altri riferimenti nel racconto. Tutti quelli che hanno diviso una camera raccolgono gli stessi pensieri...
@demiurgo: molto molto bello. mi ha preso distrattamente nel primo paragrafo, mi ha rapita alll'inizio del dialogo e mi ha fatta ridere al finale. ingegnosa la costruzione. Nella parte iniziale sembra quasi che tu voglia raccontare qualcosa di fantastico (e io sono allergica purtroppo al fantasy e simili) e nonostante questo retropensiero delle prime righe mi ha preso fino in fondo.
@alberto: perfetto, ma lui lo sa
@angelo F.: è incredibile la differenza tra la prima e la terza versione. sembrano quasi due racconti diversi. la frase di chiusura, l'immagine di appendere il racconto, è il cuore del racconto.
Volevo fare due parole sul commento di Cile al mio racconto. Può essere utile per tutti. Mi ha fatto riflettere parecchio. Dopo averlo letto mi sono chiesta perché mai abbia scritto una cosa così complicata come
Citazione: | Francesco era grande nella luce che entrava dalla finestra aperta sui primi pomeriggi estivi. |
quando effettivamente potevo scrivere semplicemente come suggerito da Cile:
Citazione: | Francesco era grande nella luce estiva che entrava dalla finestra |
La risposta è che poiché scrivevo di un vissuto, nel cercare di trasmettere esattamente le sensazioni provate (in questo caso il mio ricordo si è fissato proprio sui primi pomeriggi nei quali il tepore ti permette di tenere la finestra aperta per qualche ora) si appesantisce il racconto perché si toglie la libertà al lettore di pensare, ad esempio, che fossero i primi pomeriggi o meno.
E' difficile, ma il risultato migliore si ottiente come dice Franco ai suoi corsi, staccandosi dai dettagli delle proprie emozioni per fare sì che il lettore abbia la possibilità di sperimentare le sue.
Scusate se sono pedante. E' che questo commento mi ha proprio fatto riflettere. _________________ Non è perchè le cose sono difficili che non osiamo, ma è perchè non osiamo che sono difficili (Seneca) |
|
Top |
|
 |
valdam
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 1456 Località: Roma
|
Inviato: Lun 02 Feb 2009 15:17 Oggetto: |
|
|
delia ha scritto: | La risposta è che poiché scrivevo di un vissuto, nel cercare di trasmettere esattamente le sensazioni provate (in questo caso il mio ricordo si è fissato proprio sui primi pomeriggi nei quali il tepore ti permette di tenere la finestra aperta per qualche ora) si appesantisce il racconto perché si toglie la libertà al lettore di pensare, ad esempio, che fossero i primi pomeriggi o meno. |
Mi ero chiesta se fosse un vissuto o meno, perché la vividezza di certe immagini era tale da farmi pensare di sì, la misura e la costruzione del narrato mi facevano pensare invece che ci fosse una distanza da quello che raccontavi (non perché risultava "distaccato" ma perché mi sembrava talmente ben dosato da non poter essere vita vissuta). Complimenti.
Mi sono piaciute le gambe lunghe e secche, le mani sulle ginocchia, la luce estiva e la betulla fuori: un insieme di indizi visivi che ho trovato molto suggestivi. Forse l'unico appunto è la mancanza di altrettanti indizi sulla stanza che non ho "visto" così tanto: la scrivania la occupa tutta, ma a distanza di anni sembra molto più grande.
delia ha scritto: | @valdam: bellissimo. Woolf nel titolo fa si che non servano altri riferimenti nel racconto. Tutti quelli che hanno diviso una camera raccolgono gli stessi pensieri... |
Grazie.
Mi sono letteralmente "trascinata" in palestra, ma poi proprio come quando si va a fare ginnastica, fare esercizio mi è piaciuto e mi ha divertito. E' un periodo in cui scrivo pochissimo, mi ha fatto bene provare a misurarmi con l'esercizio e mi è stato molto utile leggere i commenti alla mia e alle vostre prove. _________________ Valentina M. D'Amico
http://valentinadamico.altervista.org/
Se non puoi uscire dal tunnel, arredalo. - Aforisma letto nel forum. |
|
Top |
|
 |
Cile
Registrato: 04-09-2007 16:21 Messaggi: 1125 Località: Salerno
|
Inviato: Lun 02 Feb 2009 16:41 Oggetto: |
|
|
Verissimo Delia!
Ottima riflessione! _________________ Cinzia Leo
Hai mai ascoltato il silenzio del destino quando esplode? (A. Baricco ) |
|
Top |
|
 |
demiurgo
Registrato: 12-09-2008 13:51 Messaggi: 92
|
Inviato: Lun 02 Feb 2009 23:06 Oggetto: |
|
|
@delia: grazie del commento e anche per aver condiviso un argomento molto interessante.
(Caspita, questa palestra funziona, sento i polpastrelli molto più muscolosi col passare del tempo... anche se ce ne vuole ancora...) _________________ Paolo Di Pierdomenico |
|
Top |
|
 |
Cile
Registrato: 04-09-2007 16:21 Messaggi: 1125 Località: Salerno
|
Inviato: Mar 03 Feb 2009 14:48 Oggetto: |
|
|
Siamo a Febbraio... possiamo aspettarci dei commenti finali da Vincenzo in attesa del "compitino" di Febbraio?  _________________ Cinzia Leo
Hai mai ascoltato il silenzio del destino quando esplode? (A. Baricco ) |
|
Top |
|
 |
Euridice
Registrato: 02-02-2007 11:56 Messaggi: 2082 Località: Scafati (Salerno)
|
Inviato: Mar 03 Feb 2009 20:06 Oggetto: |
|
|
Io ho la bimba con la bronchite asmatica Piccola! E mi scusa ancora  _________________ E sognai talmente forte che mi usci' il sangue dal naso (Fiume Sand Creek di Faber)
Marcella Testa |
|
Top |
|
 |
valdam
Registrato: 01-01-1970 02:00 Messaggi: 1456 Località: Roma
|
Inviato: Mer 04 Feb 2009 10:56 Oggetto: |
|
|
In attesa dell'esercizio di febbraio...
@ Fandango
La scrittura è fluida e prende. Però verso metà io mi sono persa e sinceramente non ho capito cosa succede (ogni?) venerdì... _________________ Valentina M. D'Amico
http://valentinadamico.altervista.org/
Se non puoi uscire dal tunnel, arredalo. - Aforisma letto nel forum. |
|
Top |
|
 |
|
|
Non puoi inserire nuove discussioni in questo forum Non puoi rispondere alle discussioni in questo forum Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi votare nei sondaggi in questo forum
|
|