Delos Digital
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Inviato: Mar 10 Mag 2022 07:00 Oggetto: Il ventre di Napoli |
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Il ventre di Napoli
di Matilde Serao
Immortali 14
Reportage - Letteratura
Un volume da sorseggiare senza fretta e, perché no?, da leggere in compagnia, come si faceva una volta, per lasciarsi trasportare in un passato solo cronologicamente lontano e, soprattutto, per cercare di comprendere le contraddizioni di oggi attraverso le cronache di ieri.
Libro molto citato, ma spesso relegato nel cantuccio delle opere bozzettistiche, Il ventre di Napoli è, invece, ricco di suggestioni tutt’altro che scontate. Opera dalla lunga gestazione (1884-1904), è un grido d’amore disperato verso un luogo che non è soltanto una città, con i suoi abitanti, le sue miserie, le sue inevitabili ingiustizie, ma rappresenta un microcosmo in cui l’eterno dialogo tra la vita e la morte si impone nella sua tragica e spietata ineluttabilità. Così, insieme alla pizza, alle superstizioni, al lotto e ai mille colori del golfo partenopeo, si ritrova l’agghiacciante rappresentazione delle stanze sovraffollate in cui uomini, donne, bambini e intere arche di Noè di animali cercano di sopravvivere e, al contempo, imparano a convivere con la morte: “case in cui si cucina in uno stambugio, si mangia nella stanza da letto e si muore nella medesima stanza, dove altri dormono e mangiano”. Napoli da cartolina illustrata? No. Napoli goticamente trasfigurata? Nemmeno. Napoli e basta.
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